Nicoletta Spina

ART. 1 INDIZI PER CAPIRE SE LUI/LEI è INNAMORATO/A

Da sempre ci chiediamo se esistono degli “indizi”, delle prove che ci aiutino a capire se il nostro partner è innamorato di noi.

Vorremmo essere muniti di una sorta di “libretto delle istruzioni” da portarci dietro e da consultare in caso di bisogno e di dubbi legati alla nostra relazione sentimentale.

In ogni caso possiamo provare a mandare giù una lista di qualche atteggiamento tipico di due persone che si accettano, si comprendono, si tollerano, si appoggiano, dunque, si amano.

 

5 INDIZI PER CAPIRE SE LUI È INNAMORATO DI TE

 

1) Se antepone te alle uscite con gli amici (pur non privandosene del tutto)

2) Se non inventa scuse per non chiamarti poiché un uomo innamorato ha voglia di sentire vicina la propria donna anche solo per pochi minuti al telefono.

3) Se riesce a trovare sempre nuove occasioni per stupirti, per il solo piacere di vederti felice.

4) Se ti sta vicino quando ne hai più bisogno senza fartelo pesare.

5) Se gli piace immaginarti con un vestito bianco o con i capelli bianchi appoggiata ad un bastone.

Chiaramente è permesso accettare e tollerare qualche variazione nella lista.

5 INDIZI PER CAPIRE SE LEI È INNAMORATA DI TE

 1) Se ti lascia guardare le partite di calcio senza lamentarsi di continuo facendotelo pesare.

2) Se torna prima a casa per farti trovare la cena pronta.

3) Se capisce e accetta che ci sono momenti in cui vuoi stare da solo e in silenzio e non si arrabbia per questo (si sa, l’uomo è un po’ orso per natura).

4) Se ti sogna la notte anche se le dormi accanto.

5) Se ti immagina giocare con un bambino (il vostro) o con i capelli bianchi appoggiato ad un bastone.

Anche in questo caso è permesso accettare e tollerare qualche variazione nella lista.

ART. 2 QUANDO IL SESSO NON DA’ PIACERE

 

L’anorgasmia è sempre più diffusa nella popolazione, sia maschile che femminile. Spesso legata all’ansia da “orgasmo a tutti i costi” durante l’atto sessuale, limita la spontaneità dei rapporti in un circolo vizioso senza fine.

L’orgasmo è il compimento di una fase prolungata di percezione del piacere e di godimento delle sensazioni erotiche, in graduale ascesa verso il suo culmine, ed è, per antonomasia, spontaneo e naturale: il completamento di un incontro in cui il piacere di lasciarsi andare, abbandonando ogni difesa mentale e razionale, è una condizione necessaria, se non indispensabile, per poter raggiungere il suo acme.

Ecco allora alcune cause della cosiddetta “anorgasmia”, ovvero l’impossibilità, parziale o totale, di provare l’orgasmo

1)      Scarsa conoscenza del proprio corpo e dei meccanismi fisiologici naturali.

2)      False convinzioni sul sesso legate a tabù, contesto culturale, predisposizioni mentali, affettive ed etiche, che limitano la capacità di lasciarsi andare a un completo e appagante piacere.

3)      Vissuti pregressi traumatici.

4)      Un’educazione molto rigida che porta ad un’idea distorta del piacere.

5)      Difficoltà a riconoscere le sensazioni piacevoli corporee con conseguente impossibilità a lasciarsi andare.

È utile, in questi casi,

1)      Apprendere informazioni di carattere anatomo-fisiologico relative all’orgasmo.

2)      Lavorare in profondità sulle dinamiche di coppia che incidono profondamente su questa problematica: conflitti irrisolti, rabbia inespressa, lotte di potere, paura dell’abbandono, paura di affermare la propria indipendenza, ecc.

3)      Promuovere il rilassamento abbandonandosi completamente alle percezioni corporee.

4)      Incrementare le sensazioni piacevoli.

5)      Stimolare l’immaginario erotico con fantasie sessuali e “distrarsi” dall’idea ossessiva dell’orgasmo a tutti i costi.

 

ART. 3 ANORESSIA SESSUALE

 

Tecnicamente per Anoressia sessuale si intende un Disturbo da desiderio sessuale ipoattivo ESTREMO, ovvero bassissimo o assente interesse per la sessualità.

Le cause di questo disturbo possono essere

1)      Un’educazione religiosa molto rigida (dunque un ambiente sessuofobico).

2)      Personalità ossessivo-compulsiva.

3)      Disturbi nella scelta dell’oggetto sessuale.

4)      Timore di perdere il controllo.

5)      Paura della gravidanza.

6)      Stile di vita, stress, affaticamento.

7)      Disfunzioni sessuali non affrontate o curate.

8)      Traumi sessuali.

 

I soggetti in questione spesso fanno Ricorso ad “anti-fantasie” che bloccano le sensazioni erotiche: esaltando, ad esempio, gli aspetti negativi del partner, concentrandosi eccessivamente sui risultati sessuali, sopprimendo le fantasie ed evitando i preliminari durante l’approccio sessuale; pensieri che prima o durante il rapporto sessuale producono ANSIA.

È importante, però, sottolineare che una parte di questi individui che si definiscono asessuali, non necessariamente soffre per questa condizione. Non vivono, cioè, la mancanza di desiderio sessuale come un problema anzi ne vanno fieri e ne fanno un vanto.

In caso contrario è indispensabile lavorare sull’ansia con l’aiuto di un professionista esperto.

 

ART. 4 TRADIMENTO

 

Uno scienziato giapponese, Katoshi Kanazawa, psicologo dell’evoluzione, ha elaborato una teoria secondo la quale i traditori compulsivi sarebbero più stupidi della media e più inaffidabili nell’ambito lavorativo perchè troppo distratti dai loro «love affair».

A volte il tradimento è agito per i seguenti motivi:

1)      Desiderio di vendetta nei confronti del partner per offese subite o per mancanza di attenzioni.

2)      Perché è finito l’amore, si è perso interesse sessuale, dunque, nei confronti del partner (un vecchio detto recitava: “L’amore inizia e finisce a letto!)

3)      Perché il tradimento è, molto banalmente, di fatto, un atto finalizzato alla propria soddisfazione personale, e gode, dunque, del principio dell’egoismo.

4)      Per una spinta infantile alla soddisfazione indiscriminata dei propri istinti e bisogni, senza il filtro del controllo e della rinuncia.

5)      Per noia e mancanza di stimoli nuovi all’interno del rapporto di coppia, magari per continui dinieghi a richieste di uno dei due partner.

 

Le coppie che affrontano e riescono a superare un tradimento agito o subito, magari con l’aiuto di un esperto, sono sicuramente coppie che ne escono rinforzate e spesso rinvigorite riscoprendo con sorpresa il piacere e la voglia di stare insieme più di prima.

 

ART. 5 “AMORI IN 3G: Le relazioni in chat”

 

“Il prossimo mi sembra impossibile amare, a differenza forse di chi sta lontano”.

Fëdor Dostoevskij

Si assiste sempre di più oggi a un’inversione di tendenza nei rapporti tra le persone.

Prima si faceva di tutto per cercare un contatto, la vicinanza, lo scambio di sguardi, di un sorriso, il suono della voce, sentire i profumi l’uno dell’altro. Oggi sembra che tutto ciò faccia sempre più paura ed ecco che ricorrono in aiuto le chat, nelle quali ormai si consumano sempre di più interi rapporti sentimentali. Iniziano, si districano e poi terminano in chat così come sono iniziati.

Motivazioni che potrebbero scatenare una dipendenza dalle chat:

1)      Bisogno di tenere a distanza le persone per la paura di essere feriti e abbandonati, e il filtro di un telefono, di una chat, ci dà l’illusione che questo sia possibile, ma non è così.

2)      Siamo sempre più una società di “contro-dipendenti”, di individui che essendosi sentiti troppo spesso traditi dall’amore, evitano l’intimità.

3)      Chattare consente di uscire dalle mura della propria casa, pur restando a casa, dando la possibilità a chi fruisce di questo mezzo di entrare in contatto con altre persone che hanno voglia e piacere di comunicare tra di loro.

4)      In chat la comunicazione diventa un gioco, fatto di curiosità, di mistero, di seduzione, un gioco in cui è possibile parlare in un modo nuovo con gli altri, liberamente, senza timore del giudizio.

5)      Uno scambio di idee e pensieri con un Altro che possiamo immaginare come vogliamo, che diventa ‘specchio’ delle nostre aspettative e dei nostri desideri.

Quando però si abusa di tutto ciò sparisce la capacità di entrare in relazione. Si comincia a diventare dei frequentatori seriali per tramite di whatsapp, togliendo la bellezza e la magia dell’incontro vis a vis. Anche la chat, come tutto il resto, crea dipendenza, dalla quale è difficile uscirne.

 

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